Spesso gli educatori si trovano di fronte a ragazzi emotivamente ermetici, è infatti risaputo che gli adolescenti trovino assai difficile esprimere le proprie emozioni. La nostra azione educativa si impegna dunque ad offrire spazi d’espressione creativi allo scopo di far emergere paure e difficoltà, ma anche piccoli grandi sogni nel cassetto. In un mondo sempre più tecnologico, e di conseguenza immateriale, l’educazione rivalorizza manualità, concretezza, laboratorialità, creatività. Uno dei mezzi utilizzati è la tecnica Caviardage.
Caviardage è un METODO DI SCRITTURA CREATIVA POETICA utilizzato in numerosi ambiti e nella relazione di aiuto in generale. Capita di voler scrivere, ma il foglio bianco incute timore, dunque come trovare le parole? Come scovare quelle giuste disseminate in una pagina di libro?
Il termine Caviardage deriva dal francese “caviar”, caviale. Potremmo tradurre in modo grezzo “cavialeggiare” cioè annerire. Questa azione ricorda l’azione di censura effettuata in alcuni scritti ritenuti immorali.
In questa tecnica prima di tutto si osserva velocemente il foglio, si cerchiano le parole che ci risuonano dentro ed in fine si annerisce tutto il resto. I materiali impiegati sono un testo stampato, pennarelli e colori a piacere. È indicato utilizzare un romanzo poichè è più facile contenga parole più significative rispetto ad esempio ad un testo scientifico. Il risultato sarà un componimento poetico a partire dalle parole casuali offerte da una pagina di libro da macero. Alla fine del processo è bene dare un titolo alla propria creazione e facoltativamente decorare la pagina. Il titolo viene scelto alla fine proprio per dare il tempo di rileggere con calma la poesia e riflettere su cosa evocano tali parole. In educazione non si punta ad un risultato estetico o letterario, ma all’espressione del sé più profondo. Il componimento poetico deve soprattutto parlare di noi, dello stato d’animo del momento. È uno strumento utile anche per rilassarsi, per sperimentare colori e tecniche di pittura. Può avere un tema specifico o lasciare che la scelta sia guidata dal proprio sentire. È soprattutto quest’ultima modalità a stupire i ragazzi poiché nonostante in apparenza non esistano parole per descriverli, poi d’improvviso queste parole si palesano. Sono scritte nere su bianco ed aspettavano solo che qualcuno ci si rispecchiasse dentro.
Tale approccio se utilizzato con costanza può formare una specie di diario personale. è possibile scegliere un libro e di tanto in tanto fare Caviardage su una pagina casuale ponendo sempre la data. Per il ragazzo sarà infatti possibile rileggere i propri lavori ed avere così un rimando del percorso effettuato. Si aggiunge al bagaglio culturale ed emotivo un vero e proprio strumento di lavoro utile per far crescere le potenzialità d’espressione. Anche su questo piano è nell’interesse del lavoro educativo promuovere l’autonomia del ragazzo, che possa trovare una strategia utile a sfogare e a gestire la propria emotività. Una volta appresa la tecnica il Caviardage può essere condotto in totale autosufficienza senza la necessità di un attore esterno.
Gli esercizi eseguiti nel nostro laboratorio sono pensati in progressione di introspezione e complessità:
1. Su un foglio bianco scrivere di getto seguendo la consegna “Per me l’adolescenza è…”. Una volta finito tagliare il foglio separando piccoli gruppetti di parole. Mescolare le parole insieme a quelle degli altri partecipanti. Pescare casualmente una decina di parole, scegliere le più significative e incollarle a piacimento. Porre un titolo.
2. Leggere dal basso verso l’alto una pagina di libro e selezionare le parole che riteniamo importanti. Cerchiarle con il colore rosso e poi disegnare un filo che le unisce. Porre un simbolo vicino alla parola che da inizio al componimento. Annerire il resto del testo.Porre un titolo.
“Analizzare dubbio rimedio equilibrio guarire aggressivi assurdi squilibri”
3. Leggere dal basso verso l’alto una pagina di libro e selezionare le parole che riteniamo importanti. Cerchiarle e decorare il resto del foglio a piacimento.
“Oggi davvero in me bisogno di incoraggiamento insieme profonda vergogna”
Questi sono solo piccoli esempi di una tecnica che lascia ampio spazio alla fantasia del compositore. Liberare la poesia, dedicarsi al piacere delle parole, vivere esperienze di gioia e consapevolezza è quello che vorremmotrasmettere ai nostri adolescenti, camminando sempre al loro fianco.
Chiara Gavioli
Educatrice Comunità Esmeraldo